nessuno se ne va in una città in fiamme
e Londra brucia,
a Parco Sempione invece tagliano alberi alla chetichella e chi s'è visto s'è visto,
l'erba brucia anche a Milano
visto che le preghiere son buone
solo per leccare il culo del padrone,
e gli attori vanno avanti e indietro
sul film già finito anche se tutto a colori.
io passeggio sui viali con tutti i bar chiusi,
è estate
e il caffè si beve tutto al mare
o in montagna,
tranne a Londra
dove si beve povertà
e facce di ragazzi stravolti,
declassati
privati di stili e pure di vestiti,
seduti a piccoli tavoli,
proprio lì ai bordi del marciapiede.
Finalmente entro in un caffè
e mi faccio un panino,
seduto al tredicesimo piano della torre Campari Rosso.
anche qui ci sono facce di poveri
abbastanza arrabbiati,
son ragazzi
che han poche vedute sulla bellezza
e sul futuro,
sono poco soddisfatti
e guardano cattivi.
son ragazzi che raspano l'inferno,
han bisogno di soldi
e le scarpe se le prendono in affitto dalla televisione.
Io finisco di mangiare
e telo via,
dalle parti dell'erba che brucia
anche qui a Milano.
ma mi ricordo Londra
come in una specie di film di Fellini,
con i piccioni a guardare una partita di calcio,
i pazzi,
le aliene appena sbarcate da Marte,
i pugili giamaicani
e i cavalli scozzesi.
ognuno raccontava la sua fortuna
e diceva che la città rideva pure di notte.
era vero,
ma oggi sento con tristezza che Londra brucia,
e mi piacerebbe andare a darle un'occhiata,
ma nessuno se ne va volentieri in una città in fiamme
e per dire la verità anche qui a Milano
oggi ho visto al parco quattro alberi
andarsene a fuoco
per la gran povertà
delle anime di tutti.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
http://www.libriacquaviva.org/
http://www.books.google.com/
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