c'è un grande continente
dove ad avventurarsi
ci si può pure perdere:
è il cuore,
e quella propria velleità
di abolire ogni confine
tra l'amore, il fatto e la parola.
quel sottaciuto desiderio di abolire
una volta per sempre
il silenzio assurdo della nostra anima,
dove per avarizia
manchiamo noi stessi,
per ritrovarci fuori dalla porta
a mendicare a uno sconosciuto
la nostra carta d'identità.
la nostra carta d'identità bruciata
alla luce del giorno,
per ritrovarci nel convento della notte
come fantasma senza più canzoni,
senza più favole,
senza più libri,
ma d'improvviso per miracolo
con accanto un sorriso di bambino
che ci racconta in un solo istante
tutta la nostra millenaria storia d'amore.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
(foto di Michele)
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