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lunedì 28 luglio 2008

SUICIDIO DOPO DOPPIA BOCCIATURA IN QUARTA GINNASIO

Possono passare le vacanze tranquille
i professori di prima categoria di Fabio X
della quarta ginnasio del liceo Classico
Beccaria,
dei delitti e delle pene.
Il delitto di avere 16 anni
e la pena: la morte.
Ora capisco perché gli scrittori di gialli
di nuar
di triller,
hanno tanto successo al giorno d'oggi,
pieni di inganni e di omicidi
sempre alla ricerca degli assassini,
che bontá loro sono sempre gli altri,
i balordi
i malavitosi
gli sballati fuori di testa
e mai noi stessi, gente cosí per bene e regolare,
noi che facciamo sempre il nostro dovere,
anche a costo di uccidere.
Assassini della peggior specie pure noi.
Non si uccide sempre con la pistola
e il coltello, cari miei,
a me per esempio
hanno pure tentato di assassinarmi
con l'amicizia e l'amore,
e ci sono pure andati molto vicini.
Qualche volta hanno pure tentato di farmi la pelle
con la molletta e la clava,
ma non ho rischiato cosí tanto
come con i sublimi sentimenti.
Certo possono pure farti fuori
con la scuola,
e anche a me ci han provato,
non gli é andata bene.
Mi han dato anche la laurea
e pure con quella
mi volevano tirare al cuore.
Me la son cavata di striscio.
Ma non a tutti va bene come per me.
A Fabio X
l'hanno ucciso con due bocciature
in quarta ginnasio
del liceo Classico Beccaria,
dei delitti e delle pene.
Il delitto di tenerci alla scuola
la pena: la morte.
Non so niente di Fabio X,
dei suoi amici
della sua scuola
dei suoi professori,
quindi non posso dire niente.
Ma qualcosa degli uomini so,
e qualcosa di Aristotele
con i sillogismi
e i paralogismi la so pure,
quindi qualcosa la intuisco e la deduco
pure io
e di stare zitto non mi va proprio.
Oggi per tutto il giorno
dopo aver letto che Fabio X
per le due bocciature
in quarta ginnasio
del liceo Classico Beccaria,
dei delitti e delle pene...
io scrittore di quarta categoria
che mai capirá qualcosa dell'assurda protervia
delle teste di cazzo che credono di comandare
e invece non contano nemmeno piú del 2 di picche,
non son riuscito a combinar piú niente,
e son nervoso da tutto il giorno
da quando cioé ho letto
la notizia sul giornale
che Fabio X
s'é gettato dal balcone del sesto piano
di via Forze Armate N 0,
sfracellandosi al suolo come un cane.
Peggio di un cane.
Allora ho capito 2 cose:
che Fabio X amava alla follia la scuola
e in particolare il liceo classico.
Perché uno che se ne fotte
puó pure essere bocciato 400 volte
alla quarta ginnasio
e farsi lo stesso una pancia piena di risate
al bar con gli amici,
e non si butta dal sesto piano
neanche a spingerlo con un caterpillar.
Questa é la prima.
La seconda cosa che ho capito
che abitando in via Forze Armate N 0
era un ragazzo povero.
Infatti il suo funerale
si fará probabilmente giovedí
nella chiesa della Madonna dei Poveri
in zona Baggio.
Allora Fabio X
meritava la medaglia e la promozione
giá per il fatto stesso
di essere arrivato in quarta ginnasio
del liceo Classico Beccaria
dei delitti e delle pene.
Il delitto di non essere tosto come le pietre
la pena: la morte.
Ora so pure che il diploma
é una carta che non vale niente
peggio pure che il due di bastone,
la laurea addirittura
idem con patate.
E allora:
se dei professori hanno avuto il fegato
di bocciare per la seconda volta un ragazzo di 16 anni
per un corso di studio
che alla fine ti da un pezzo di carta
che é quasi una carta igienica,
... e... cosí... Fabio X... ... ...
dovrebbero avere anche il fegato
di considerarsi dei perfetti falliti
come professori
e quindi andarsene via dalla scuola,
che merita certo altri educatori
piú in gamba della carta del diploma
che alla fine si riesce a avere
(o non avere tanto é lo stesso).
Cosí possono passare le vacanze piú tranquille
almeno come assassini mancati
che mai nessuno scrittore di gialli
si metterá mai a dare la caccia.
Perché ognuno di noi
é un assassino
se invece di dare la mano
al prossimo, piú debole e bisognoso,
al contrario lo affossiamo,
cioé gli scaviamo la fossa.

Ecco: ho detto ció che avevo sul gozzo.
Ora vado farmi un caffé,
ma non lo berró.
Cacceró invece un urlo
fuori dal balcone.
Abito in un quartiere di matti,
nessuno chiamerá l'autombulanza
per cosí poco.

Santo cielo, Fabio!
Avessi almeno capito in tempo
che la piú bella quarta ginnasio
di qualsiasi liceo classico
é la VITA!
Altro che questo Beccaria
dei delitti e delle pene
di merda!

T'avessero almeno dato in tempo due ali di angelo
per volare
oltre questo fantasma di maturitá
che mai nessuno non riesce a vedere davvero
una volta per tutte...

Comunque sia, se non ci pensa nessuno
il diploma te lo regalo io, caro Fabio,
con questa poesia
di scrittore di quarta categoria...
che spareró sul blog dei blog di tutti blog
di questa maledetta rete della malora:
VITA
VITA
VITA
e tutto il resto pure come volete che sia...



G. D'AMBROSIO ANGELILLO

1 commento:

Riccardo ha detto...

Sei la prima persona che manda affanculo questi vecchi avvizziti che con la loro mediocrità, distruggono il nostro futuro... per un pezzo di carta igienica non si può morire, non si può malignamente giudicare un ragazzetto di 16 anni... Fabio non dovevi morire, e spero che prima o poi questi vecchi stronzi si pentano di quello che ti hanno fatto

P.s: grazie per aver scritto questa poesia... sei un grande