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martedì 2 dicembre 2008

"RIVOLUZIONE", ROMANZO DI GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

"Rivoluzione" è un romanzo iniziatico, un percorso di formazione. Il protagonista, Giuseppe, parte da un paese del Sud con la propria forza di volontà e il desiderio di scoprire e capire l'Italia e la sua società, scossa dalle battaglie degli anni Settanta. La sua ricerca non viene però influenzata dalle ideologie imperanti, bensì si caratterizza per essere diretta solo verso la comprensione del prossimo.
Ed attraverso la lente di quegli anni, del '77 in particolare, che l'io narrante vede gli eventi cruciali, gli scontri in piazza, gli amici politicizzati che combattono con violenza e furore per pricipi ai suoi occhi del tutto inutili. Quelle stesse idee che infiammano la società gli permettono di scorgere con lucido realismo chi davvero ci rimette; chi, sotto i colpi di una rivoluzione solo apparente, rimane realmente emarginato: gli ultimi.
E sono proprio queste figure che caratterizzano i punti focali del romanzo: persone che vivono ai margini ma che, seppure inconsapevolmente, mettono in atto, in maniera ben più convincente, i dettami dell' ugualianza marxista o della teologia evangelica. Come, ad esempio, un barbone che devolve tutto quanto ricava dalla carità ad una donna sola e abbandonata che deve allevare cinque figli.
Il romanzo di D'Ambrosio Angelillo, però, non è tanto un racconto di fatti marginali rispetto alla guerriglia di quegli anni, ai movimenti studenteschi e alle lotte di classe che di lì a poco si trasformeranno in terrorismo, ma è soprattutto una lunga analisi delle false promesse storiche, dove il nodo rimane sempre quello delle vere disugulianze, ben più concrete di quelle sbandierate con ipocrisia sulla base di puntelli ideologici.
"Rivoluzione" è scritto con uno stile crudo e diretto, in cui desiderio di raccontare assume la forma di energia verbale intensa, ma mai retorica. Il tema affrontato viene rivisto in una chiave minimalista, in cui le singole figure perseguono nel proprio micromondo valorin essenziali quali la solidarietà, l' impegno e interesse per le altrui vicende. Quegli elementi, cioè, che stanno all base di un'autentica convivenza civile.


Fulvio Caporale

pubblicato dalla rivista "L'Inchiostro", maggio 2008

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