"Avrei dovuto consegnare in questi giorni alcune lettere di Pasolini alla direttrice dell'"Avvenire", ma non le ho più trovate. La continua presenza degli operai e il mio naturale disordine hanno fatto sì che disperdessi da sola un carteggio così prezioso. Però la memoria di Pier Paolo è molto viva nella mia mente, come la memoria di Turoldo, come quella beata giovinezza che io trascorsi a Milano subito dopo la guerra..."
ALDA MERINI
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