Roberto Longhi e Giuseppe D'Ambrosio al Bosco dei Poeti (Verona), a una lettura pubblica nel 2003 |
A un amico, poeta dell'infinito (Giuseppe)
e verrà ancora e ancora
come il vento, come l'amore,
come l'assenza e la presenza di una rosa
e il suo mistero
l'amicizia vera,
quella che mai tradisce,
e io sarò lontano
sotto un albero indiano
e ti vedrò negli occhi dei mille sadhu
seduti sopra il Gange
a meditare nelle nuvole
di un'altra pipa d'erba,
liberi sulla corrente,
nell'estasi dell'infinito,
e tu invece nel freddo
seduto fra la folla
di una follia italiana
come un sadhu indiano
vendi poesie ai cuori oscuri
nella città del disamore.
ROBERTO LONGHI
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