giovedì 5 giugno 2014
PENSIERI DI GIORNI GRIGI
PENSIERI DI GIORNI GRIGI
spiagge calme di giorni grigi,
io mi scavagno il tozzo di pane quotidiano
cercando perle in mezzo al fango,
arte latitante,
io la luce me la guadagno col sudore della fronte,
a fatica,
navigando a vista tra queste rupi,
enigmi irrisolti di tutti questi cupi visi,
aspetto lettere che non arrivano mai,
telefonate oscure tradotte in assoluti silenzi,
chi siete simili miei?
mi viene da pensare a volte
a dei mostri senza mestiere,
a dei geroglifici neri
che non portano da nessuna parte,
mangiate allegrie
e defecate funerali,
promesse di diavoli accesi
che come barche di Caronte
portano all'inferno.
ma poi piano mi dico:
ma non sono più forti della vita
questi gobbi disoccupati,
perderanno infine,
come perdiamo tutti,
questi diseredati...
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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