lunedì 12 gennaio 2015
ODE IN ONORE DI JACK LONDON
ODE IN ONORE DI JACK LONDON
Mi metto a scrivere,
mille lune mi girano nella testa,
mille pianeti,
mille comete.
che me ne faccio?
son negato per gli affari,
non ci posso far niente,
mi comanda così la mia musa,
il mio demone,
quel pazzo forsennato che dentro di me
mi dice di prendere in mano una penna,
un quaderno, un cuore da spogliare senza pietà.
non riesco a esser freddo,
a calcolare questo misero guadagno.
mi accontento di questo caldo infernale
che mi dona la mia passione,
prendeteveli pure voi i soldi, squallide vecchiette,
che siete capaci di rubare le cioccolate
anche ai bambini più poveri di tutta quanta la città.
il libro è mio però
e glielo regalo volentieri a chi gli piace.
gli altri, i vigliacchi, i farisei, gli scribi accreditati
facciano pure quel che gli garba,
chi minchia se ne fotte!
vuol dire che io non sono proprio nato
per questo maledetto denaro!
giuseppe d'ambrosio angelillo
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