"Ti amo", dicevano al telefono contemporaneamente, mano nella mano, due coniugi innamorati. Ma non l'uno all'altra. Lui alla sua amante, lei al suo amante. Intanto il violinista suonava una romanza d'amore, la candela bruciava un dolce profumo d'incenso erotico. Il ristorante dove cenavano era sul lungomare dove una volta si erano visti la prima volta e si erano innamorati perdutamente. Celebravano l'anniversario della loro favola d'amore più unica che rara.
Giuseppe D'Ambrosio Angelillo
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