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martedì 3 agosto 2010

Caro Andrea, contadino e senza terra...

...e magari senza Messico, non siamo niente a questo mondo, solo la scrittura è qualcosa, appena un pò più di noi. Ma quel pò ci fa sfrigolare nel cervello, ci fa fremere fin nelle midolla. Quel pò ha a che fare con quel qualcosa che è superiore a noi e che a tutti i costi cerchiamo di dare un nome senza arrivarci. Quel pò appartiene a quel qualcosa di celeste che pure siamo noi e mai sappiamo bene cosa è e cosa può mai essere. Siamo esseri molto limitati, ma pure con la scrittura possiamo osare qualcosa. Per esempio: sognare.
Sognare una vita migliore magari. Con la scrittura si può. Il regno delle cose non vere nè esistenti ma possibili, mi sembra che diceva Aristotele. Uno che di certo se ne intendeva di analisi logica, di sintassi e di poetica.
La regola non c'è. Ma sognare è possibile, e sognare il nostro Io migliore pure. Ecco per molti la vera ragione della scrittura. Tra cui il qui medesimo umile me stesso sottoscritto. Certo ci possono essere mille altre ragioni, tutte plausibili e validissime. Ma la mia è proprio questa.
Così di sbieco e di straforo si scopre che la scrittura è Speranza.
A me piace molto pensarlo.
Un Io migliore, un Mondo migliore, una Vita migliore di certo esistono, almeno come possibilità. Ecco allora che scatta, precisa e incontrollabile, l'antica molla della scrittura.
E poi la scrittura, come tutta l'Arte, abbellisce. Rende tutto più bello.
Scusami, caro Andrea, ma per me la scrittura come puro intrattenimento è solo un'assurda minchiata, senza senso e senza sale. Certo si può fare, certo si possono pure guadagnare milioni di dollari. Ma la scrittura che fa progredire l'umanità non è questa. Perchè la scrittura, come tutta la vera Arte, se ne fotte dei dollari e del gusto della massa. I dollari e il gusto della massa sono Hollywood. Il sistema delle stelle. Le stelle dello spettacolo.
Non è quel qualcosa di celeste di cui parlavo prima.
Anzi lo spettacolo funziona proprio perchè fa funzionare in maniera subdola il celeste che è in noi, altrimenti non accenderemmo neanche la televisione. Siamo stupidi, ma non fino a questo punto.
Lo spettacolo può essere naturalmente anche altissima cultura, ma deve nascere come cultura non come spettacolo.
La scrittura ci può descrivere come poeticamente vogliamo essere e miseramente non siamo. La scrittura è capace di darci un riscatto, un riscatto vero e non artificiale. Ci mantiene aperta la possibilità di quella vita migliore che finora abbiamo mancato.
Credo che questo sia uno dei motivi più profondi perchè si scrive.
Poi, altro aspetto da non trascurare minimamente, rende più bello tutto ciò che abbiamo vissuto. Una storia scritta è bella, perchè è l'Arte che rende bello tutto ciò che tocca.
Tutto è bello, solo che noi assurdamente non ce ne rendiamo conto. L'Arte è capace con la sua potenza di svegliarci miracolosamente e di farcelo vedere.
Cos'è l'Arte?
L'Arte è quel qualcosa che ci mostra la Bellezza assoluta del tutto, del tutto quotidiano che ci circonda ogni giorno. Diceva un grande filosofo che Raffaello anche senza mani sarebbe stato lo stesso Raffaello. La Bellezza è il dono più prezioso che ci dona l'Arte, la Bellezza che noi stessi siamo... se solo ce ne accorgessimo...
La scrittura è un'arte a disposizione di tutti, ma bisogna sapere almeno l'alfabeto, non dico la grammatica e la sintassi.
Eppure ci sono scrittori che riescono a scrivere usando solo DUE lettere dell'alfabeto e con quelle uniche DUE lettere scrivono tutto quello che riescono a scrivere. Le lettere sono la I e la O, che insieme formano la parola IO:
Tu pensa che potenza ha uno scrittore che usa tutte le 26 lettere dell'alfabeto. E lasciamo pure stare la grammatica dei mondi possibili e la sintassi di un futuro migliore.
Caro Andrea, mi dici che vuoi scrivere un romanzo di 100 pagine e poi pubblicartelo da solo come faccio io.
Te lo auguro con tutto il cuore, un romanzo di 100 pagine può pure spaccare il mondo, figuriamoci una televisione di marmellata che ci rende tutti uguali e perfetti, ma solo sul piano dell'idiozia e della passività.
Ma che bello vedersi il proprio nome sulla copertina di un libro, ma più bello del bello se quel libro è addirittura un romanzo. Farai più bello te stesso, la tua vita e pure il mondo.
Gli scrittori non capiscono che sono una potenza nel mondo. Si vive invece tutti come servi, mezze seghe, quasi falliti. Invidiosi e gelosi l'uno dell'altro. Se invece ci aiutassimo tutti l'uno con l'altro, nessuno resterebbe senza scarpe, senza fierezza, senza dignità quasi.
Tu togli gli scrittori al mondo e vedi cosa rimane.
Praticamente nulla, e invece quel nulla la scrittura lo moltiplica attraverso l'arte del possibile e lo fa diventare quel nobile tutto che pure abbiamo sotto gli occhi.
Ti auguro ogni bene.
Giuseppe D'Ambrosio Angelillo
SOLDATO ROCK

1 commento:

Anselmo ha detto...

Sono ancora senza parole dopo aver letto i post che ci ha dedicato. Non l'avrei mai immaginato. Grazie!
La scrittura come puro intrattenimento è si una minchiata; è spesso quella che va a finire sugli scaffali in primo piano nelle librerie, e non è certo quella che compro e che ricerco io. Sembra strano, ma i dollari no, non mi interessano, e non è una frase fatta. Il perché scriviamo, che sia un romanzo come fa lei, o dei semplici racconti su un blog come me, lo ha già spiegato più che bene. E sottoscrivo tutto quanto.
Che ho un sogno si, di scrivere qualcosa di utile e bello e di vederlo pubblicato non lo nego. Utile poi per me, perchè scrivere mi fa stare bene. Proprio perchè forse ritrovo quel celeste che è dentro tutti noi. È quello che fa più belli noi stessi e la nostra vita; il bello che c'è dentro. L' IO. Spero che se mai un giorno arriverò a scrivere quelle 100 pagine, tu possa essere uno dei primi a leggerle (e di sicuro anche uno dei pochi) e perchè no, a pubblicarle. Che forse leggere il proprio nome sulla copertina di un libro - che potrebbe benissimo essere uno di quei tanti libri che abbiamo letto e che ci hanno sfamato l'anima - potrebbe senz'altro, senza troppo peccato di blasfemia, farmi dire: IO SONO!
Si, io sogno.
Grazie ancora, e nel frattempo,
buona vita a tutti.
Andrea