regala Libri Acquaviva

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domenica 15 agosto 2010

MA PERCHE' CERTE VOLTE CI VIENE LA FREGOLA DI RACCONTARE QUALCOSA A QUALCUNO?...

... mi viene a trovare un tipo, capello liscio tutto menato all'indietro, tutto unto come avesse calata la testa in un bidone di olio d'oliva, occhialetto rotondo, tutto disegnato per farlo sembrare più intellettuale che si può, minuto, segaligno, magrolino e un pò curvo di spalle forse per le troppe letture, se di Topolino o di Tolstoj non saprei dire...
Vuole fare un documentario su di me e io come al solito, come un perfetto caprone, mi faccio prendere dall'entusiasmo e attacco a raccontare... Ragazzi, quando attacco attacco, non temo rivali, ho tante di quelle storie immagazzinate dentro di me che se qualcuno, per sua sfortuna, mi dà la stura io lo investo come una valanga inarrestabile fatta di aneddoti parabole curiosità fatterelli d'ogni misura e qualità...
Ho cominciato a raccontare trame di miei romanzi, vicini e lontani, e poi di là son passato ai miei maestri, certo che ne ho intruppato notizie e storie su tanti eroi e grandi della letteratura... e poi il discorso è passato da solo sull'Arte che è SUPERPOLITICA, cioè che al di sopra e al di là della politica, in un posto superiore, perchè l'Arte unisce gli uomini invece che dividerli, e l'Arte non giudica mai ma sempre comprende e via di questo passo, e tra una cosa e l'altra gli ho raccontato i guai che ha passato Heidegger con il nazismo e poi pure nel dopoguerra per il suo essere lineare e intransigente con la sua stessa filosofia, e poi ho raccontato di Ezra Pound, un autentico genio della poesia universale, rinchiuso come una bestia in una gabbia dai suoi connazionali americani per aver fatto discorsi alla radio italiana negli anni della guerra in favore di Mussolini, e poi di Pascal e Montaigne... e poi ancora con i miei racconti e i miei romanzi... Insomma, ragazzi, l'ho massacrato... io mi sono accorto che lo stavo sfibrando e mi sono detto: "Ora faccio parlare lui e io la smetto"... E così ha parlato un pò lui, e mi ha dato il destro per raccontare altre cose sui contadini, e la cultura popolare e la grande tradizione del folklore italiano...
Alla fine l'ho smessa per davvero e gli ho detto: "Perdonami per la mia logorrea..."
Lui s'è schermito: "No, no...", ha detto.
"Grazie, per la tua pazienza ad ascoltarmi..."
"No, no..."
Poi finalmente è andato via...
Io l'ho salutato e ho subito distolto lo sguardo, facendo finta di chiudere l'uscio, ma invece mi sono voltato per vederlo andare via... (Fate anche voi questo trucchetto, ragazzi, per sapere realmente cosa la gente pensa di voi..) ... Certe volte va male, non si capisce niente, ma certe volte va bene, e avete così il vero quadro della realtà attorno a voi...
Il tipo intellettualino va via, in compagnia della sua ragazza, serio, sta zitto, non dice niente, e io lì che lo squadro, non visto,
perchè lui ormai mi crede dietro la porta... Finalmente sbotta, guardando sempre avanti sibila: "Se stavo ancora un pò a ascoltarlo morivo..."
Va via, e io finalmente chiudo la porta. Guardo l'orologio, sono le 6 di sera, lui mi è entrato in casa alle 3 e mezza. Ho parlato per due ore e mezza di fila. Ne ho dette di cose... tutte al vento... Fossi rimasto solo avrei avuto tutto il tempo di almanaccare un mio racconto...
Così mi è venuta la domanda: "MA PERCHE' CERTE VOLTE CI VIENE LA FREGOLA DI RACCONTARE QUALCOSA A QUALCUNO?"
Mi son risposto da solo: "Per dire a qualcuno che anche noi dopotutto esistiamo". Questa strana e tenue esistenza che certe volte ci sfugge letteralmente dalle dita, e allora per trattenerla ancora un pò accanto a noi ci prende questa voglia insopprimibile a raccontare... per dare un senso alla nostra esperienza, ai nostri studi, ai nostri ideali...
Il tipo azzimato naturalmente non farà più il documentario su di me, ne son più che sicuro... Ma io me ne frego, sopravviverò anche a questa immane sciagura... son convinto che ce la farò ad andare avanti come al solito... perchè anche prima vivevo senza documentari su di me...
Ma dopotutto è stato lui che ha cercato me e non il contrario, e te vai a trovare uno scrittore e non ti aspetti di essere massacrato di storie?
No? E allora non capirai mai nulla nè del riffo e nè del raffo...
Ciao, ragazzi
dal sempre vostro
G.D. Angelillo
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pezzo pubblicato dalla fanzina milanese
"DI RIFFO E DI RAFFO"
nel luglio 1994

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