si prega sempre con parole proprie
nei sogni che raccontano di noi
tra le serrature della realtà
che se ne sta sempre zitta,
la carta di un continente sconosciuto
che mai abbiamo il coraggio di attraversare,
ce ne andiamo senza gambe
come altrove senza cervello,
facciamo sbarramenti all'incominciamento
e quando pensiamo
ci mettiamo per miracolo a volare,
sulla porta la gioventù
alle pareti tutti quadri di grandi fruttivendole.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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