lunedì 16 novembre 2015
NATALE DI GUERRA
NATALE DI GUERRA
non ci hanno più niente da suonare gli zampognari,
se ne sono andati in montagna a dormire,
lì almeno brilla serena la luna,
il ghiaccio è bianco e secco e non inganna nessuno,
appare a immagine del cielo terso
e non si preoccupa di null'altro,
sembra che la capanna preghi sul sonno degli zampognari,
a mezzanotte spareranno laggiù in città.
chissà che roba sarà,
che Dio ce la mandi buona,
esploderanno bengala sui canti e sulle serenate,
la città tremerà ancora come al solito,
chissà se nascerà ancora il Bambin Gesù,
all'Arcivescovado ne son sicuri,
poi comunque si vedrà,
per intanto si magna e si beve,
a tutto il resto si penserà dopo,
quando il vento cancellerà le tracce,
e dalla furia e dalla paura si sarà liberata la gente.
per adesso c'è vento gelido, aria fredda,
pensieri neri, paglia buttata,
Gesù Bambino appare e sparisce nei sogni degli zampognari
lassù in montagna,
dove per incanto s'è alzata pure la stella cometa
nell'alto dei cieli.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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