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domenica 8 novembre 2015



PRESEPIO A PIAZZA DEL DUOMO

sul fianco della gran montagna di marmo del Duomo
lungo i pascoli e i fossati delle vie inghirlandate
sembra tutto sparpagliato a saperlo vedere
il gran presepio di Natale messo a punto da san Francesco,
gli luccicano forte i paramenti a tutti i finestroni dei bottegoni,
castelli fatti di cartoni, palazzoni confezionati a legno pressato,
prati di muschio verderame, laghetti fantastici di specchi scintillanti,
le pecore imbaccucate e i pastori sbrindellati,
scarpe scollate, poveri all'addiaccio col sorriso lieto,
l'è proprio il vero quadro del solito stesso Natale,
bambinetti alla ventura con gli occhi tristi e velati di lacrime,
altri invece allegrissimi e con cento giocattoli in saccoccia,
vispi, lieti e litigiosi col rametto di abete già in mano.
oh, eccolo là anche il Bambin Gesù
che ha freddo anca lù ma non si lamenta,
tende la mano al somaro, al bove rassegnato,
tira il fazzoletto in testa alla Madonna,
e già s'è riscaldato di fiati amici, d'uno sguardo d'amore,
delle parole dolci dei più derelitti.
non piange Gesù Bambino, sorride invece
che un mugnaio enorme più del bue
gli ha baciato il piedino, 
e così già s'è fatto perdonare un carro pieno di peccati.
oh, toh! piove e nevica e si fa tutto ghiaccio,
ma sotto la volta della grotta vuota
ecco che arrivano quattro rondinine dalla Terra Santa,
portano un leggero vento caldo, un profumo di calore lontano,
e Gesù Bambino agita le braccine per la contentezza,
e finalmente ride.
la Madonnina ecco che l'abbraccia e lo bacia tutta felice,
è l'unico giorno che scende giù dalla guglia più alta,
si sveste del suo solito oro,
e indossa il suo povero vestito di contadina, 
San Giuseppe le è vicino, la riscalda col suo bene,
e col suo poco pane
dà da mangiare anche al cane.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO 

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