forse il mio fumo di pianura
costava troppo
per il tuo pezzo di velo volante
che ti vestiva così bene
facendoti sembrare una regina così bella,
da farti padrona di tutti gli zuccheri d'amore.
ma io sono un poeta molto magro,
non ce la faccio a essere capitano
di questo naviglio di ragazzi scapestrati a vuoto,
io sono di un'altra era
di un'altra repubblica,
se fossi profeta
mi scriverei la mia Bibbia personale
per salpare come pescatore di frodo
di qualche conchiglia per i viali del Duomo,
ma sono sconveniente anche come poeta,
e allora mi incasso gli applausi per niente
e canto con la mia giubba di marinaio semplice,
e ascolto le voci incomprensibili dei disperati,
e ci corro dietro perché anch'io sono uno di loro.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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