domenica 31 gennaio 2016
LA CHIUSURA DEL CIRCOLO
amici, avete per caso chiuso il circolo?
che è successo?
avete giocato troppo
e le carte vi sono venute a noia?
non so,
d'altronde io non sapevo mica giocare così bene.
ma pure mi manca il circolo,
e quell'aria di partita combattuta fino all'ultimo punto
così gonfia di idee così sballate.
non per niente,
tanto io me la passo come al solito,
un po' allegro
e un po' triste,
ma mi viene il dubbio
che abbiate aperto il circolo da qualche altra parte
in città
e che fate apposta a meno di me.
ma comunque d'altronde sono così abituato agli imbrogli
che uno più uno meno
per me non fa punto differenza.
non voglio certo rovinare il vostro nuovo passatempo.
ma ditemi: non vi manco nemmeno un po'?
non importa,
state zitti,
ciò significa
che avete trovato di certo un amico di gioco
più divertente di me
o forse pure più intelligente.
del resto il circolo ormai è chiuso,
almeno quello che conoscevo io,
e allora di certo non vi manco mica.
e d'altronde a questo mondo
nessuno è davvero insostituibile.
così ora me ne torno alla mia vecchia fermata del tram
e me ne torno a casa,
aprirò lì il mio nuovo circolo personale,
io con me stesso,
devo confessare che almeno per me
non è una così cattiva compagnia.
riempirò due bicchieri di vino rosso toscano
e dirò: "alla tua salute, Dio,
vecchio fedele amico mio!".
mi berrò da solo tutt'e due i bicchieri
e scoppierò da solo a ridere.
io e la mia vecchia cara follia
che continua a credere nell'amicizia
qualsiasi cosa possa mai accadere.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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