venerdì 29 gennaio 2016
amore, chissà perché
oggi t'ho ricordato,
come il tavolo di un pranzo di Pasqua
vissuto su una sedia
qualche millennio fa,
bevevi l'acqua della vita,
io col mio solito bicchiere del demonio
salivo su una scala
per veder tutto
e non sapere come al solito niente.
t'ho perso per ignoranza,
per troppe parole dette per nulla,
al buio poi ti odoravo
e riempivo i miei barattoli di miele
per i millenni a venire,
da viver tutti sotto un vulcano a bollire.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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