E' LEGGERO IL PENSIERO CHE SEGUE IL BENE
è leggero il pensiero che segue il bene,
pesante chi s'attrista lungo il suo stesso nulla,
a capo chino non la scansi la vista della fossa inetta,
ma la perfezione della follia d'amore
ti porta a guardare l'intera folla delle galassie
tutte quante così innamorate.
non aver dubbi di sorta:
rifiuta ogni cavezza, anche quella che t'arriva
piena di insidie dallo stesso fondo dell'ultimo te stesso,
non ci vuol niente a cadere addormentato
sul letto fesso dell'inutile accidia,
è sempre là, vicino alla tua finestra, il crudo mondo della vita,
togli il coperchio e buttati dentro a pesce,
mangiati le imposture e sputale lesto,
accarezza la rosa e il tronco forte del ciliegio in fiore,
sta' ben sicuro che un bel sorriso ti verrà a galla,
ti salverai ancora col tuo coraggio
sulla cresta delle onde dell'intero mare,
suoneranno le tue mani un candido violino,
andrai allegro a popolare un presepe primaverile,
non farai più domande a nessuno
perché prenderai casa in ogni risposta saggia,
il tuo stesso destino è solo una parola leggera
se avrai deciso una volta per tutte di seguire il largo bene,
e lascerai all'assurda massa tutti i suoi dubbi,
tutti quei pesanti crisantemi che dicono sempre tutto
e non capiscono mai niente,
e mai comprendono com'è leggero il bene
quando si brinda alla salute di tutti,
sia dei buoni che degli ignoranti malvagi,
di qualsiasi casacca e coloracci essi siano,
l'importante però che se ne stiano sempre alla larga...
sia da noi che da quegli altri, chiunque siano,
benedetti e santi della loro stessa allegria...
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
pesante chi s'attrista lungo il suo stesso nulla,
a capo chino non la scansi la vista della fossa inetta,
ma la perfezione della follia d'amore
ti porta a guardare l'intera folla delle galassie
tutte quante così innamorate.
non aver dubbi di sorta:
rifiuta ogni cavezza, anche quella che t'arriva
piena di insidie dallo stesso fondo dell'ultimo te stesso,
non ci vuol niente a cadere addormentato
sul letto fesso dell'inutile accidia,
è sempre là, vicino alla tua finestra, il crudo mondo della vita,
togli il coperchio e buttati dentro a pesce,
mangiati le imposture e sputale lesto,
accarezza la rosa e il tronco forte del ciliegio in fiore,
sta' ben sicuro che un bel sorriso ti verrà a galla,
ti salverai ancora col tuo coraggio
sulla cresta delle onde dell'intero mare,
suoneranno le tue mani un candido violino,
andrai allegro a popolare un presepe primaverile,
non farai più domande a nessuno
perché prenderai casa in ogni risposta saggia,
il tuo stesso destino è solo una parola leggera
se avrai deciso una volta per tutte di seguire il largo bene,
e lascerai all'assurda massa tutti i suoi dubbi,
tutti quei pesanti crisantemi che dicono sempre tutto
e non capiscono mai niente,
e mai comprendono com'è leggero il bene
quando si brinda alla salute di tutti,
sia dei buoni che degli ignoranti malvagi,
di qualsiasi casacca e coloracci essi siano,
l'importante però che se ne stiano sempre alla larga...
sia da noi che da quegli altri, chiunque siano,
benedetti e santi della loro stessa allegria...
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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