I poeti amano la loro interiore staticità e l'intima brevità del tempo e sono la solitudine eterna. Loro guardano sempre altrove dove tu mi senti e mi vedi. Nessun sentire è delle loro parole fino all'innamoramento della venuta e dell'urto che li conosce. Loro amano il sapere e le scoperte del loro sorgere.
I poeti hanno sempre cercato discepoli in tutto il loro mondo interiore che non ha mai discepoli. Hanno trovato il canto invece e come nume la menzogna degli altri. E la menzogna è entrata e entra nelle loro case come pura sconfitta e scrupoloso bene.
Ogni poeta è sconfitto, ogni poeta è bugiardo rispetto agli altri perchè mangia la mela aspra della menzogna. E la sua menzogna è il canto di un'ultima verità.
ALDA MERINI
Nessun commento:
Posta un commento