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venerdì 13 agosto 2010

AMICO poesia di d'ambrosio angelillo

Sono la tua ultima risorsa, amico mio,
ti fai sentire solo quando sei con l'acqua alla gola
e cerchi da me la foglia della salvezza.
Io come un fesso ci casco sempre
e sempre t'aiuto.
Lo so che sei sincero
e che la follia ti ha marchiato a sangue pure a te,
ma so pure che sei traditore
e alla prima occasione me la farai pagare cara,
soprattutto per il bene che sempre non ti nego.
So che rischierei grosso a non aiutarti
soprattutto per me stesso.
Ho sempre creduto nell'amicizia
e sempre ci crederò,
così se tu dopo l'aiuto
andrai dai miei peggiori nemici a vendermi l'anima:
fa' pure,
nemmeno ti serberò rancore per così poco.
La mia anima te l'ho fatta vedere sempre in poesia
così tu, per quei 4 soldi e per quel panino ammuffito
che ti ci comprerai,
venderai sempre uno specchio abbandonato
e mai il mio cuore.
E così, caro amico,
anche se continuerai a tradirmi
tradirai sempre te stesso
mai ciò in cui credo veramente.
Ma comunque voglio pure continuare a credere
che il vero pazzo sono io,
io che mi immagino che la vita è soprattutto fedeltà
e mai neppure è possibile voltare le spalle
a quella fiera e splendida bandiera
che una volta come un incredibile miracolo
ci fece addirittura nascere a questo mondo
dandoci al contempo
una certa dignità di esistenza.
Il pacco te l'ho mandato
e qualche buon pranzo son certo che te lo tiri su.
Lo so che lo aspetti fiducioso
ma pure che tu temi che io ti volti all'improvviso le spalle
e così mi immagino molto bene la tua concreta sorpresa
quando il postino ti suonerà alla porta
tu aprirai e d'improvviso te lo ritroverai tra le mani
come il forziere di un tesoro di un vecchio pirata,
e mi metto a ridere da solo, così come un pazzo,
per la felicità di averti fregato ancora una volta
con il mio altruismo da vero manicomio di solo reparto agitati.
Che tu beva o meno alla mia salute poi
con quel vino che ti comprerai
grazie al fondovalle della mia follia
m'importa e non m'importa,
dopotutto siamo tutti nel profondo ciò che siamo
e gli altri in questa scelta d'assoluto
non centrano un bel nulla.
Ciao e stammi come al solito bene,
viviamo alla fine un pò tutti
con così poco
che alla fine siamo contenti
qualsiasi cosa accada
se poi finalmente ci lasciano in pace
con la nostra miserevole continua inesauribile solitudine.
.
d'ambrosio angelillo

1 commento:

Unknown ha detto...

Wow, questa poesia mi piace un sacco... posso citarti sul mio blog?