si entra in questa osteria della vita
come in una dimora dell'allegria e della destinità,
senza alcun timore dei suoi avventori di corte,
dei suoi guardiani di ferro,
piovono illusioni come bimbi inaspettati
ma così ben accetti,
queste piccole voci di angeli
che ti dettano decine di bibbie di sognatori,
io vorrei essere sempre questo ragazzo
senza passato nè avvenire
che si nutre solo del suo presente
di anima ancora nel paradiso,
nel puro prodigio del mondo
l'attimo prima del canto dell'incerto accadere.
GDA
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