sabato 17 maggio 2014
LA MIA ATTESA DIETRO LA PORTA
LA MIA ATTESA DIETRO LA PORTA
di certo avete fatto combutta
e così avete deciso
che io non vi vado proprio a genio,
puzzo di terra, di povertà
e di voci che vengono dal basso,
così avete sentenziato che io sono
dall'altra parte della porta
e che appartengo a quella speciale follia
di nome assurdo narcisismo.
e sia, dopotutto ho anch'io le mie fontane,
la mia via del pesco
e il mio pesce all'osteria,
che mi frega del vostro incartamento?
della vostra stessa attesa dall'altra parte?
il pane è buono sia di qua che di là,
la sorte credo pure.
in piazza i poeti non si conoscono mai
fra di loro
fanno finta di appartenere al partito opposto
di quello così in voga
o all'incontrario che è lo stesso.
io per me sto solo,
voi non mi volete e così siamo pari.
quando forse un angelo
mi porterà un carico d'oro,
un romanzo di successo
e un libro di filosofia proprio forte
allora son sicuro che direte pure voi:
"ma chi? il d'ambrosio?
l'avevo sempre detto io
che era un tipo proprio tosto!"
nel frattempo mi scansate,
mi copiate in massa
e poi andate dicendo che son io a copiare voi.
ma chi? voi?
così brutti e falsi
che vi scansano pure i vostri cani
quando gli avete buttato l'osso.
GDA
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