CHAGALL
Per un film su Chagall
mi raccomanderei a una primavera ventosa,
a un figlio sempre allegro,
a un padre con miliardi di storie da raccontare,
un deserto caldo e santo,
una neve pura e benedetta,
Milano pure andrebbe bene in un giorno di bora
e di ombrelli a volare per aria.
Ma ora son qui a grattarmi la fronte
a pensare ai permessi da chiedere
e a quelle facce tonte
che sempre sono abituate a non capire niente.
Il film così lo farò di contrabbando,
aggrappandomi a una statua di pazzo
là sotto il Duomo,
quando tutti i fedeli escono via
e arrivano gli ubriachi di birre da due soldi,
i malavita con le facce storte,
gli artisti rassegnati a chiedere l'elemosina
all'asino di turno,
alle ragazze sonnacchiose
che raccontano la loro bellezza senza dire nulla.
Farò proprio così:
vestito da invisibile
me ne andrò volando tra i suoi sogni,
nel palazzo del re dei maghi.
Chi potrà mai impedirmi in questo modo
di fare il mio bel film su Chagall
finalmente ancora nella mià città?
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
Nessun commento:
Posta un commento