LA VERITA' DEL TELEGIORNALE
Viaggia sempre con un barattolo di vernice al seguito,
preconfezionata, a quintali, a blocchi compatti,
ma molto richiesta da tutti quanti.
Per prendere il volo ha bisogno di palloni molto grossi.
Bisogna sbatterla forte prima dell'uso,
va a ruba soprattutto quella di terza o quarta mano,
da preferire di molto quella pesantemente sputacchiata.
Di casa stabile sulle sabbie mobili,
sbatacchiata da mille finte tempeste,
profumata con essenze di marche mondiali
ma piace alla massa pure parecchio turpe.
Leccata e splendente come la politica vincente.
Fatta tassativamente di polistirolo
ma che tenga molto bene pure il vento che tira.
Rifatta di plastica e botulino come una vecchia puttana
mai fuori moda.
Ripensata costantemente per il prossimo telegiornale
come un nuovissimo psicofarmaco tranquillante appena appena preparato.
Tagliata e sforbiciata a piacimento
ma ricucita così alla perfezione
che non si veda niente dell'occulto marchingegno del sarto dietro le quinte.
Da far venir fuori assolutamente come partorita da se stessa.
Sorridere impercettibilmente quando la si recita,
quasi fosse per davvero una barzelletta.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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