mercoledì 17 dicembre 2014
ORDINARIE DISAVVENTURE
DI UN POETA IN TRASFERTA
il mio cuore è pieno di spaghetti e paranoie,
son stato cacciato da Bombay
da un falcone maltese ipnotizzatore
che voleva rubarmi il portafoglio
e la mia verità,
mi han distrutto e mi hanno scaraventato in manicomio
con 36 pillole al giorno da ingurgitare a forza,
son tornato a fatica nel mio sguardo,
qui nel bosco pieno di poveri
vicino Milano,
ora cammino leggero come un matto,
i pesanti invece continuano a vendere i loro tappeti
invidiosi di tutto,
pure di un poeta libero
che se andava per l'India
perché amava le farfalle e i fiori selvaggi.
ora son qui in metropolitana
come in una cantina
piena di belle musiche
che mai nessuno si prende la briga di ascoltare davvero.
ma chi di voi può davvero dire dove va?
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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