lunedì 2 marzo 2015
ATTRAVERSO I CAMPI
risorgere
rifarsi un'anima un viso un aereo tascabile
mentre la casa in paese me la vendono per 60 soldi
la mia casa piena di aringhe salate per passarci l'inverno
il chiavino appeso dietro la porta in mano a san Vito
chi ha visto il signor Charlot
mentre sul lato della fantasia ce ne stiamo abbastanza calmi
mio caro ee cummings...
numeri al lotto fasulli
50 galline che fanno sempre le stesse uova
aro
aro la terra
negro semen seminando
bianco campo arabando
fiumi di persone flussi eterni di folla sconosciuta
qui al margine del campo del marciapiede della piazza
Milano
vento freddo gente in pianto
chi ha chiuso tutte queste porte?
per favore proprio nessuno ha la chiave?
ma pensa te pensa te
i vecchi che vanno a gambe larghe sui viottoli
perchè piangete? perchè abbandonate le vostre anime
così lontano dalla vostra infanzia?
il campo è grigio ma non piove
i buoi ricordano i loro giorni così spaventosamente
così uguali
giorni fatti di pezzi di terra da rivoltare
giorni fatti di zolle amare
giorni fatti di campagna calda come una donna in calore
i cani vagabondi lungo le linee di tutte le mattine
i ragazzini coi loro zufoli
le cornacchie che si vogliono bene in cima agli alberi
mentre lontano il paese fumiga
con le sue antiche nuvole greche
i conigli corrono in mezzo ai fiori
i moccoli si son bruciati tutti nella notte
dove corro invece io?
i fiori si sbiancano nella luce grigia
in paese si sposano sempre
veli di luna e anelli di sole
fuochi accesi tra gli ulivi
mantelline di chiome autunnali
attraverso i campi va l'antica speranza italiana
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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