SCHIERE DI MILANO
Milano che si batte contro i nemici di ponente,
e schiera pure le sue truppe a est,
contro gli eserciti di un giorno non troppo promettente,
con disciplina inventa nuovi quadri futuristi,
solitari vini mistici
che con prosa nuova rinnovino l'antica cattedrale,
il gramelot, la matematica di un parco dedicato
alla luna di Leopardi,
alla filosofia di Leonardo,
con le orde dei barbari di ronda
per fare penombra in periferia,
nel cortile dei matti,
mentre le autombulanze corrono verso il deserto,
per soccorrere la memoria che si svapora al sole perfido.
l'acqua,
i libri,
in piazza diaz vendono ancora ricordi.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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