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martedì 28 febbraio 2017

QUANDO LA VITA VIENE PRIMA DELLA POESIA di Nicola Vacca

Nicola Vacca con Giuseppe D'Ambrosio Angelillo in piazza del Duomo a Milano

Quando la vita viene prima della poesia



Giuseppe D’Ambrosio Angelillo crede nella vita e nella poesia perché nei gesti di ogni giorno non smette di credere nell’uomo e negli esseri umani.
Giuseppe la poesia la scrive e la vive stando ogni giorno per strada guardando, incontrando e soprattutto parlando con le persone.
Con la sua bancarella di libri della sua Piccola casa editrice Acquaviva, lo trovate a Piazza Duomo a Milano e non solo sempre pronto ad accogliervi con i poeti e gli scrittori che pubblica, ma soprattutto con la sua umanità di profondo uomo del Sud.
È davvero un grande piacere incontrarlo insieme alla sua poesia che altro non è che la sua vita messa in versi.
E di vita in versi parla il suo ultimo libro dal titolo curioso e geniale.  Mastro Geppetto e il suo grandioso  negozio di giocattoli andati a male (appena pubblicato per i tipi di La Linea dell’Equatore di Civitavecchia in 100 esemplari numerati a mano. Potete richiederlo scrivendo a fabi1975@inwind.it.  Racconta la storia umile di un poeta di strada che non dimentica mai di essere uomo e nelle sue poesia ci mette tutto il suo cuore messo a nudo per raccontare l’esistenza come quella « storia grandiosa e bella / fatta solo di affetto e bene sincero».
Giuseppe nel freddo e nella nebbia di tutti giorni si rivolge alla poesia con un profilo basso e si fa cercatore della bellezza nella gioia di quelle piccole cose in cui risiede l’umanità.
La sua poesia è una cosa vera, onesta e immanente. Dentro ci troverete un uomo buono che si sporca le mani con la vita degli altri e ogni giorno tende al mano a tutti regalando una poesia, un libro, una parola, un gesto, convinto –  con il suo amato Dostoevskij-  che la bellezza salverà il mondo
Che bella la poesia che si nutre delle parole della vita. Che meraviglia i poeti che non si prendono sul serio e a voce bassa filosofeggiano dell’esistere raccontando da uomini gli attraversamenti di cui sono fatti gli incontri quotidiani.
Il poeta e l’ uomo  piangono e ridono con le parole e allo stesso tempo  le scrivono sulla pagina senza mai chiudere gli occhi sulla realtà .
Mastro Geppetto e il suo grandioso negozio di giocattoli andati a male è un piccolo e prezioso scrigno di versi che custodisce la gioia che dell’essere e dell’esserci e quella sacrosanta umiltà del poco che rende necessaria la sincera poesia di tutti i giorni con cui ognuno di noi dovrebbe sporcarsi la coscienza e avere il coraggio di scegliere di essere quello che si è.
Nicola Vacca

https://zonadidisagio.wordpress.com/2017/02/26/quando-la-vita-viene-prima-della-poesia/

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