LE TRE SPOSE DI FRANZ KAFKA
confesso di aver scritto poesie,
di aver sprecato giorni e giorni con una matematica leggera
che portava sempre a uno zero.
come un Platone vagabondo
a corto di iperuranii,
pensavo all'amore,
a Kafka e alle sue 3 spose lasciate illibate
per le certe passeggiate
nel gran bordello della letteratura universale.
un improbabile personaggio televisivo
specializzato nella vendita diretta
di padelle usate e arrugginite,
soldi ingegnosamente guadagnati
per mezza bottiglia di vino buono
e un fondo di cestino di pane e pomodoro.
un angelo malridotto e scalcagnato
che si accontentava di un libro insensato
che di un buon matrimonio con 4 soldi nuovi di zecca.
perfino di un possibile paradiso,
anche se devo convenire, allo stesso tempo, parecchio vago.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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