l'ho girato una volta l'intero mediterraneo andando da un muro di mattoni a una vetrina di sorrisi di ragazze abbronzate e allegre, questo cosmo viaggiante dove siamo imbarcati più o meno tutti facendo foto alle meraviglie e credendo di toccare tutta l'umanità ci accorgiamo stupiti che forse andiamo avanti solo a abitudini, e ce ne facciamo comodi e caldi cappotti anche in pieno sole, e sotto c'è la notte del nostro mistero che somiglia a un ammasso stellare di dubbia origine, e non ci aiuta l'arte nè la fede, e solo perchè forse non c'è proprio niente da risolvere. tutto quello che non accettiamo dopotutto è solo il fatto che siamo stupidi, e anche molto fragili.
cielo nuvoloso di giugno di un fiacco pomeriggio, piove da tempo e in città l'erba di Whitman e gli alberi di Prevert stanno molto bene. le vie son piene dei soliti bastardi e le botteghe son piene di mostri. bisogna saper scansarsi per evitare i guai e le rogne che ti preparano gli altri solo a vederti. il grande palazzo di cristallo dove dicono che la coscienza è 2 + 2 = 4 è satura di affari commerciali sul vuoto pneumatico del presente. è un palazzo ingozzato di miliardi e che si succhia pure tutte le nostre più povere cose. le squadre degli oscuri specialisti della manutenzione pitturano di giallo la borsa di londra e sprangano le porte al futuro dei giovani. i film di hollywood sono al solito sfavillanti. gli attori recitano con uno specchio davanti e imitano
la vita che si guarda per sempre alle spalle. ma non ci sono mobilitazioni in giro. tutto funziona perfettamente, anche se qualche voragine si apre solo in periferia. ma la facciata del palazzo di cristallo è impeccabile, lavata e tirata a lustro nonostante gli ultimi quadri di assurda vernice rossa messi su da migliaia di pittori pazzi. qualche mendicante sul marciapiede non distoglie dalla grande armonia dell'insieme. tutti possono convenire con molta facilità che l'oscuro demiurgo mondiale è praticamente un genio.
GD ANGELILLO
.
www.books.google.com
Nessun commento:
Posta un commento