la voce dei ricordi
che mai può rimanere senza parole
perchè si ritorna sempre allo stesso vetro,
dove dietro quel fuoco
brucia comunque la nostra prima mela.
quella stoffa di ragazza caduta per terra
sul pavimento di quell'inferno
che voleva rubarci a questo mondo.
e in quel pozzo caddero quasi tutti,
tranne qualche sognatore,
qualche bambino
e questo cielo azzurro
che come noi vede
e sempre ricorda tutto.
g. d'ambrosio angelillo
a www.books.google.com
www.libriacquaviva.org
Nessun commento:
Posta un commento