La luce s'insinua sempre tra le meteore
dei nostri stessi piedi,
insegue musiche venute dal futuro,
purezze di cuore incassate dal passato.
E' la solita sbornia del mattino
che ci sprona a sorridere come un fiore,
a metterci all'occhiello
il nostro solito disamore,
per vedere se almeno più tardi
ce la facciamo a correre senza più pensare
tra tutti questi campi d'oro
del nostro folle ancora chiamare l'amore.
G. D'AMBROSIO A.
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