anche tu, mia cara,
mi osservi nel mio vulcano
di uve ubriache,
dove guerrieri greci
salpano
per quella briciola di libertà
che tutti chiamano
ansia di madrepatria.
ma le mani son brevi
e i ginocchi feriti,
la mazza di comando del ribelle
è solo una misera bacchetta di tamburo
lisa e malridotta
che batte e batte
sui passi di tre mesi di cammino
finchè si trova un forziere
da dove esce un immane esercito
di barbari.
g. d'ambrosio angelillo
a www.books.google.com
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