regala Libri Acquaviva

regala Libri Acquaviva
CHARLES BUKOWSKI, Tubinga, MARC CHAGALL, Milano, ALDA MERINI, Grecia, Utopia, ROMANZI, Acquaviva delle Fonti, RACCONTI CONTADINI, America, POESIE, ERNST BLOCH, Sogni, Gatti Pazzi, Spinoza, FEDOR DOSTOEVSKIJ, ITALIA, New York, FEDERICO FELLINI, Poesie di Natale

lunedì 21 novembre 2016

A COSIMO DAMIANO DAMATO

A COSIMO DAMIANO DAMATO

C'era una volta un marinaio con la faccia di gatto,
stancato dalle tempeste, 
ma leggero  e col mestiere certo del mago,
ricordava sempre nei suoi strani spettacoli il mare
e il viaggio,
il cielo e le nuvole,
si chiamava Cosimo
ma era molto altro ancora.
Era un elfo antico
con le tasche sempre piene di rocce,
pietre di vulcani non ancora spenti,
di trulli diroccati, di castelli sgretolati
ma ancora in guerra col tempo,
di ricordi ammassati alla rinfusa in un porto di casa,
dove i bicchieri erano pieni di lacrime
e le sere di amori belli,
lo ricordano tutti nella bettola sul lungomare,
la berretta in testa e il sigaro acceso in qualsiasi posto.
La faccia a pensare tra le mani
e il bambino a girovagare sul ponte del galeone.
"Ogni marinaio è senza pensieri,
tranne del porto dove deve ancora arrivare",
cantava una signorina.
ma nessuno diceva no
al timido marinaio che ancora doveva partire.
Il porto si riempiva di nebbie,
le navi di rose bianche.
Cosimo parlava la lingua 
delle strane magie delle storie volanti nell'aria,
nei cinema di periferia.
Bestemmiava,
bofonchiava,
dirigeva la scena,
spegneva infine la luce.
Cosimo avvinghiava il peccato
con la bellezza,
riemergeva fuori porto,
dirigeva un teatro di 10.000 anime,
diventava un sacerdote di una intera città di chiese,
era il sagrestano di una piazza tutta piena di poveri.
Lui diceva di essere questo, quello, quell'altro ancora,
ma chi lo poteva mai dire
se era un marinaio di una nave pirata pure lui
e batteva l'intero Mediterraneo
solo per rubare le caramelle 
al tabaccaio del porto di Barletta.
Cosimo mena mazzate morali
ma nessuno se ne accorge
perché sono tutti offesi e demoralizzati 
per altre cose 
ben diverse,
tipo l'età avanzata,
la moglie che si vuole comprare il rossetto
e il bene taroccato da vilipendio.
Ebbene sì! Cosimo naviga in piena vita d'alto mare,
accarezza i molluschi e sgrida gli squali,
di più non so
o colpevolmente me lo sono già scordato.
Cosimo somiglia molto a un navigatore dei tempi antichi
quando bastava bestemmiare il maroso
e già si arrivava a destinazione,
al tempo la vita non era cattiva,
bastava dire
e gli elementi ti ascoltavano.
Ora a Cosimo basta pensare di essere un marinaio
in rotta precisa verso la libertà
e il mare da suo grande amico 
immediatamente l'accontenta.
Lui allora sorride
e sa che è quella la giusta direzione
per qualsiasi posto si sia deciso di andare.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO


Nessun commento: