Oggi mi è venuto un ladro in casa,
mi aveva già rubato e così ero tranquillo,
giorni fa avevo pure pensato di spaccarlo,
ma poi ci ho ripensato
e mi son detto che
l'odio è perfino troppo pesante
solo a pensarsi,
e così mi sono concentrato
sulla grande saggezza
di un'anima
che se ne frega davvero persino di farsi rubare.
"Stavo andando in crisi",
gli ho detto lasciando volutamente nel vago
l'intero argomento.
Lui ha trafficato con i suoi aggeggi di ladro
e aveva paura che io gli attaccassi
una scarica di corrente addosso,
ma io lo guardavo
e tutte le cose erano uguali per me.
"Devo rubarti un'altri 80 euri, mi ha detto, l'oblò della tua cuccetta non funziona".
"Ma va', gli ho detto io,
è l'intera nave che mi son deciso
di comprare nuova,
sai che mi frega a me dell'oblò".
L'ho spiazzato di brutto.
"Ah, se è così,
vai dal mio principale con la mia parola
che ti fa risparmiare forte
su un brigantino di linea
appena varato nel porto di Venezia".
"Non mancherò", gli ho detto io,
e figuriamoci se l'ascoltavo anche di striscio.
"Fai aggiustare l'oblò,
è un vero peccato se mandi in disarmo
questa tua nave mica così tanto vecchia".
Ha raccattato il suo giubbetto di laido
ed è sparito nell'ascensore del ponte.
Andato via lui
ho provato l'oblò
e funzionava benissimo.
Era proprio un ladro la bestia
e già lo sapevo d'avanzo.
Ma la mia nave funziona benissimo
e io per fortuna non sono diventato
per niente un assassino.
Il bello era che io avevo già deciso
di cambiare nave
e per me sarebbe stato tutto perfettamente
uguale,
perchè un cuore che non odia
si trova bene dappertutto
possa mai andare a finire.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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