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domenica 15 aprile 2012

CONTADINI

I contadini in Puglia scrivono libri di pietra molto particolari poi ci vanno dentro e ci vivono.
Mio nonno era un maestro parietaio, cioè costruttore di muri di pietre a secco e quindi anche di trulli. Diceva sempre: "Ogni pietra serve al parietaio per costruire il suo trullo". Ad Acquaviva, in campagna, ci sono dei trulli molto particolari: sono massicci, imponenti, imponderabili. I contadini ci riponevano i loro attrezzi, nelle loro epoche di pochissimi ladri e di moltissima povertà, si riparavano dalla pioggia, e di notte ci dormivano se il lavoro non era ancora finito per quel giorno e tornare al paese a piedi era una cosa lunga e faticosa. Si cucinava pure là dentro con pochi sterpi messi in croce. Un piatto di fave, un pezzo di baccalà rinsecchito, un peperone raccolto là vicino. Nelle loro epoche di gran lavoratori.
Son secoli che in Italia i contadini scrivono in silenzio la loro saggia civiltà, noi ormai non ci ricordiamo di loro nemmeno quando andiamo a comprare il pane o quando andiamo a comprare il vino, per tacere di tutto il resto. Ma una volta l'abbiamo visto con i nostri occhi i nostri padri che andavano al mulino a macinare il loro grano, e noi stessi, ragazzini, abbiamo pigiato tine su tine di quintali di grappoli d'uva, ruvidi e rasposi, con i nostri stessi piedi nudi (eravamo piccoli e quindi leggeri, e le tine così ci potevano reggere nel nostro lieve peso).
I contadini sono secoli che scrivono i loro libri della vita, così concreti e categorici. Carezzevoli e poetici, ci danno da mangiare a tutti a noi cittadini di tutte le città, e nemmeno ci curiamo di sapere chi sono questi strani autori, questi stravaganti amatori di nostra Madre Terra, che a tutti ci nutre e ci sostiene, a noi tutti che ci cibiamo dei frutti dei vasti campi di questo mondo.
Siamo tutti lettori accaniti di molti scrittori contadini, amanti e spasimanti delle loro verdure e dei loro saporiti animali, ma il loro genio non ci interessa per niente. Preferiamo tutti, chissà perchè, le assurde chiacchere di autori fasulli che non ci offriranno mai in tutta la loro vita nemmeno una ciliegia.
G. D'AMBROSIO ANGELILLO
http://www.libriacquaviva.org/
http://www.books.google.com/ 
  

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