LETTERE DI KAFKA
(KAFKA 3)
Tagliasogni,
il pavimento dei mattoni di marmo
una sfida continua all'oblio,
l'assicurazione comica del tuo ingegno
ben sapendo che l'infinito già si frantuma.
I sogni. Che dicono?
Le lettere son tutte partite,
vanno così lontane,
se arrivano una strana pioggia le squaglia.
Il poeta le legge
appena un attimo prima di dissolversi.
Franz, chi non t'ha mai fatto entrare nel castello?
Chi ti ha condannato per nulla?
Il sole è davvero un occhio cieco?
La terra ha davvero un cuore di pietra?
Non credo.
Oggi ho aperto un tuo libro
e ci ho trovato 150 canti.
150 sguardi dolci.
150 frittate da dar da mangiare ai miei figli.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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