giovedì 16 ottobre 2014
i bambini devono pur mangiare,
mister presidente
il bottiglione del viso pieno di risate
tristezza
giochi perduti a livello universale.
la vita che si diverte come un pallone a rotolare
dove vuole lei
come vuole lei
e la corte dietro che piange
e si asciuga le lacrime con la carta da parati,
com'è il toro?
con le corna,
si fa i fatti suoi e gode se combatte.
il poeta pesca in riva alla piazza il suo lettore distratto,
deve innaffiare i suoi alberi secolari
e il comune non gli fa più credito ai suoi putti volanti.
ma la poesia è sacra
è santa
salva la vita per ancora mezz'ora.
una mollica di sogni
un naviglio di utopie
una sponda di risate
e l'antica Atene può portare le sue armate
lungo le catene di supermercati
dove si perdono pure le sante icone,
ma il pane
le nuvole
i vivi
sguazzano nei giorni privi di speranze
che passano correndo,
si diventa pazzi un pò tutti
nel delirio palese di questo aeroporto di capitali fuggenti.
rombi,
sparatorie
la libertà è una lotta quotidiana
che non si vince mai una volta per tutte.
marciano le ombre
gli spettri
i fantasmi,
a piombo calano i conti sui popoli,
il pensiero è un vile vassallo,
dietro la porta parla l'amico,
e forse è un traditore.
giuseppe d'ambrosio angelillo
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