giovedì 16 ottobre 2014
UNA CONFESSIONE ALLA MANIERA DEGLI SPARTANI
non è certo una storiellina da niente!
non sono mazzi di ghirlande finte.
è quel che ci capita. è quel che ci capita.
guarda, guarda. c'è il campione in carica della nazione.
che si può fare?
è una roba all'italiana.
si parla e si parla sempre nello stesso microfono.
si porta una cosa in avanti, poi si porta una cosa all'indietro.
non si sa a cosa serva
ma si fa.
ma dimmi un pò con il cuore in mano, Joseph K.,
sei vanitoso pure te
con questa miseria di destino?
non ti mollerò mica per così poco,
starò ancora qui a muso duro,
non t'inquietare.
che pensi?
c'è davvero da andare a New York per avere uno straccio
di giustizia?
i popoli non sono mica così stupidi dappertutto.
c'è da cantare
c'è da filare.
qui i foderi a combattere le sciabole a riposo.
qui la melassa s'è fatta eternità,
credono come al solito di essere a Bisanzio
con i turchi accampati fuori porta.
con Dostoevskij si fanno l'aranciata,
si fanno ancora pagare le sigarette da mammina loro.
rispondi sincero.
sei davvero pazzo davanti a Dio?
te ne vai in giro
ma fai finta di essere un altro.
ti sei fatto un ponte sulla folla
e come un folle gli butti in testa i tuoi inutili libri.
giuseppe d'ambrosio angelillo
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