sabato 13 giugno 2015
IL POETA NAVIGA PER CONTO SUO
il poeta naviga per conto suo
per i permessi di vita che gli vengono
dalle luci del giorno e della notte,
dove il caldo si accende di compagnia
e l'assurdo se ne rimane solo
a raccontarsi le sue vele floscie
per il cuore senza più venti.
io ti direi le umiliazioni e le vergogne
se non fossi il portantino pazzo
degli allegri orizzonti,
son fatto a modo io
e mi raccomando a tutti gli dei possibili
e immaginabili,
è felice tutto il creato
e il poeta interroga il bene
e dilata i suoi dubbi oltre tutte le frontiere
che incontra,
la sua storia è un prato fiorito
e lui si accontenta di poco
perché sa che ogni poco è un infinito
davanti al triste nulla di qualsiasi occhio spento,
la vita è lunga
e la fortuna di ognuno è un firmamento fatato
di nome Amore.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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