Triste passeggiata in città
nella metrò affollata di gente in partenza
con valige piene di delusioni,
tubi di lavandini abbandonati,
idee usate e poi buttate.
Oh, amici miei lontani,
come tremano i sentimenti
quando calano i grandi freddi tra gli uomini
e s'ammalano pure i pavimenti delle carrozze
dei nostri passi vuoti.
Con questi ingorghi di tangenziali
dove ogni faccia
corre nella sua astrusa macchinetta
di ferro battuto a egoismo
e le belle luci degli innamorati
divampano da sole
nei passati oscuri di ognuno.
GD ANGELILLO
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