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I FIUMI DELLE NOTTI
vengono i fiumi delle notti
a dipanarsi discreti
nella stanchezza delle signorie
dei ricordi.
che strana ottusità ha la testa
che si rammenta di tutto
in una grande tenda di circo equestre,
con i pagliacci, gli acrobati, le belle trapeziste.
di pubblico eravamo solo noi,
come un singolo bambino
sperso tra gli sguardi di tutti gli altri.
mentre il teatro era finto
e la nostra vita vera.
ci fumavano come sigarette fatte di anime nere,
ci accendevano come lumini di ambulanze di matti,
ci spegnevano come ospedali da riciclare
in discariche di spazzatura.
ci incendiavano dappertutto
e senza aspettare più nulla
arrivavano pure a vietarci di respirare,
che c'era ancora da pagare l'ultima bolletta
del postino di tutti i guai.
black and night
were down in my heart.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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