ci si abitua a tutto,
anche a un caldo torrido,
si bevono 5 bottiglie d'acqua,
si mangiano 2 chili di banane,
5 stecche di cioccolata,
per il resto a stecchetto rigoroso,
poi si sopporta anche il caldo di 40 gradi all'ombra.
i gatti neri in fondo alla strada di via palmetto
se la passano certo mille volte peggio di me.
gli spacciatori sotto ridono sempre,
il caldo ha dato alla testa anche a loro,
ma sono forti loro
e, sfido io!, i contanti non gli mancano mai!
anche gli scarafaggi schizzano a 3000 all'ora,
è quasi impossibile tirargli una mazzata in testa
per quanto corrono così veloci.
la massa dei cittadini è sparita nel nulla,
se si fan vedere boccheggiano come pesci randellati
con le loro ridicole bottigliette d'acqua in mano.
sanno cosa fare: aprono la bocca per la meraviglia
e se ne stanno rigorosamente zitti,
anche con il governo fanno sempre così.
è un tipo di condotta ben oliata e rodata alla perfezione.
si arrabbiano pure per il caldo
ma pensano alla salute
e finiscono per starsene zitti,
può sempre essere anche più brutto di così.
quelli in auto poi vanno alla massima velocità possibile
credono con tutta ragione di essere già all'inferno
e con la testa rovente
credono che a tutto gas può essere meglio.
qualcuno di loro se ne va certo all'ospedale
ma io non voglia di seguirli fin là
per sapere che dicono fermi finalmente in una barella.
minchia, ragazzi, che caldo fa a Milano in questi giorni.
me ne andrei certo al mare se potessi,
ma quel monellaccio del mio destino
m'ha forato una gomma della macchina
che ho perso il secolo scorso.
cazzo!
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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