sabato 18 luglio 2015
PARANOIE DI UN MARINAIO SOLITARIO
c'è un porto sotto il mio letto,
con le navi, i moli e la notte fonda.
fa troppo caldo e così non riesco a dormire,
su di me c'è una grossa scogliera della Sicilia
una corazzata d'acciaio rischia di far naufragio
su quello scoglio tra non molto,
io intanto spacco i macigni nel mio cervello.
chi mi ha dato tutte queste certezze
che non servono a niente?
sarò stato io stesso così idiota
a piantare tutti questi fagioli magici
che non mi hanno mai portato da nessuna parte.
devo andare in cucina a bere mezza bottiglia d'acqua.
dà così sete starsene in mezzo al mare salato
di tutte queste mie stranezze!
devo stare solo molto attento
a tutte queste correnti pericolose d'amore
che fluttuano attorno a me,
sarò un asino che si porta un'altra testa
nella tasca sfondata.
al largo, amico, dalla follia dell'uomo superbo!
io comunque non me ne vergogno tanto.
son solo e non faccio danni mai a nessuno,
tranne a me stesso.
devo arrampicarmi sull'albero maestro
e guardare per bene cosa c'è in frigorifero.
"è ubriaco", dirà qualcuno di voi
ma la verità è
che con il mare bisogna stare molto attenti,
gli scogli son sempre bagnati
e come niente te ne finisci
in un cesso pieno di merda
con lo scarico pure rotto.
son solo
e vivo alla mia maniera.
che ci posso fare se la mia casa è verde
e le luci sono così fioche?
in casa brancolano pure leoni
sotto la polvere
e strani dinosauri nella pattumiera.
io così me ne sto nel porto della mia anima
e zappo la terra delle mie favole fallite.
devo solo stare attento a non perdere le scarpe
quando passa il rimorchiatore di tutte le mie cazzate.
certe volte batto a macchina i miei romanzi
in piene tempeste di nulla.
adesso mi imbarco su un'altra fregata
e me ne vado in cerca di un altro blues.
buonanotte, amici,
spero che tra un pò riusciate a dormire pure voi.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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