lunedì 6 aprile 2015
L'EMIGRANTE
dall'altra parte della porta del treno
c'è la follia della dormita perenne,
quella che venera un falso dio mangiaporci
sciocco e vecchio
e ormai senza più idee nè sangue.
si crede eterno il cretino
ma si spaccherà la faccia come tutti
sulla via del casale,
quello che non mi convince né mi capacita mai
sono tutti quegli animali
che si siedono sulla loro anima
e dal bar di via roma
guardano le gambe dei loro stessi vermi
e parlano male di tutte le donne belle del paese,
degli artisti pazzi scappati in america,
di tutti coloro che non si vendono
per il semplice motivo che non sono in vendita.
uno per me è diecimila se mi salva la vita
in un paese di morti,
che non fanno mai niente per mettersi a vivere.
GD ANGELILLO
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