venerdì 3 aprile 2015
UN PERDENTE DI NOME GESU' poema ACQUAVIVA
"Voi farisei, lavate l'esterno del bicchiere e del piatto, mentre l'interno vostro è ripieno di rapina e di iniquità. Stolti, chi ha fatto l'esterno non ha fatto anche l'interno? Fate piuttosto elemosina di quanto vi avanza, e tutto sarà puro anche in voi".
GESU' DI NAZARETH
Gesù viene a Milano e naturalmente preferisce frequentare le periferie abbandonate e misere piuttosto che il centro dei ricchi e dei vanitosi. E di nuovo tentato dal Demonio Denaro ripete la sua possente parola: "Ama".
"Non mi volete?
Basta dirlo.
Vado da chi mi vuole.
Ma non mi metterete più in croce.
Mettete in croce la vostra perfidia ora.
Mettete in croce la vostra idiozia, ora.
Non volete conoscere il Bene?
E conoscete pure il vostro stesso Male ora".
E così Gesù sparì.
Gli sgherri e i preti si guardarono intorno sbigottiti.
Gesù non c'era davvero più.
Svanito come un fantasma.
Come uno Spirito.
Come Dio.
Il Duomo era vuoto.
Sulle sue possenti muraglie esterne
la pubblicità di oscene prostitute.
"UN PERDENTE DI NOME GESU'"
poema
di giuseppe d'ambrosio angelillo
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http://goo.gl/mLT9gd
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