DI NOI SCRITTORI
tutta quella biografia delle immense nostre futilità,
che crediamo ingenuamente interessino a tutto il mondo
mentre manco sotto un ombrellone australiano
sapranno mai della nostra penombra fasulla,
questi crateri di vecchiaia
che barattiamo per oscura fama di nessun merito,
certo la nostra enciclopedia ha una bella calligrafia,
ma il nostro greco è frammentario
il nostro tedesco lacunoso,
dello sterminato oriente a malapena mastichiamo l'aleph
eppure la nostra speranza è davvero strepitosa,
siamo qui ad abusare della grammatica
e ci crediamo in un'utopia di ferro
che mai sarà battuta dai barbari sott'acqua.
ci crediamo a Gerusalemme
e invece siamo solo a cavallo di una sola sillaba.
GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO
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