si naviga
su un fiume grande come il mondo
attaccati a un tronco
di una pagina fitta
frantumata in mille io
con la bocca della pagnotta
spalancata sulle strade sconnesse,
con tutte le sedie dell'estate
accantonate per il prossimo sogno
come al solito irreale.
la metà del palo è fatta di tempo perso,
l'altra metà di ritorni falliti.
la pistola della mano
spara al ciclista del millennio
lanciato in volata
a spaccare il traguardo
di quella statua di sale irriverente
che siamo diventati tutti
sulla spiaggia delle luci spente.
mentre sul treno che porta al nord
leggono il giornale
della prima foglia d'autunno
caduta.
G. D'AMBROSIO ANGELILLO
a www.books.google.com
www.libriacquaviva.org
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento