ci pitturiamo tutti di solitudine
per poter dire ciao
almeno all'inferno degli altri,
così ci chiamiamo in marina
per un lungo corso
di autoilluminazione improvvisa
e continuare così a essere orgogliosi
davanti al grosso mento dell'attesa.
ma tra noi e l'osso del nulla
tutti scelgono il bacio dell'avventura,
al buio poi lanciamo la brutta lama
del nostro nome affilato.
disinvolti come sempre per pianure di mare
filiamo a trovare l'ovvio da strozzare,
la pronuncia perfetta londinese
del nostro continuo fallire.
g. d'ambrosio angelillo
a www.books.google.com
www.libriacquaviva.org
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