ha preso la via della città
e ha archiviato tutte le tempeste.
Ma cammina cammina
i flutti fanno ondeggiare tutta la mia casa.
C'è pena e ansia
e le sedie si mettono a ballare,
c'è violenza e indifferenza
e si traballa pure
sul ponte comando della cucina.
Non c'è modo di rimanere fermi e calmi.
Le tempeste d'alto mare
non mi abbandonano mica
anche se sono venuto ad abitare in città.
Il mio cuore s'è fatto amico
a un diavolo matto,
è venuto in città
ma ci tiene sempre a non perdersi mai
nessuna tempesta d'alto mare.
G. D'AMBROSIO ANGELILLO
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(foto: autoritratto alla luce forte di un tramonto milanese
dell'ottobre 2011)
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